Il fonometro, come suggerisce l'etimologia [STEP #01]
è uno strumento utilizzato per le misurazioni acustiche; anatomicamente [STEP #16]
è costituito da un microfono per catturare il suono, una scocca in plastica [STEP #08]
che contiene il circuito
stampato, abbiamo parlato dell'incisione chimica nello step [STEP #26], e le altre componenti elettroniche . Per meglio identificarlo lo abbiamo
collocato in un albero tassonomico [STEP #17]
tra le apparecchiature per il trattamento del suono e gli strumenti di
misura. Storicamente, è interessante partire dalle parole dello step [STEP #24], dove con un' immagine sono
comunicate importanti informazioni cronologiche, i primi utilizzi della
parola fonometro risalgono agli
anni '20; vediamo anche la sua
stretta relazione con i termini
elettroacustica, disciplina che
ha le sue radici nell'acustica [STEP #04]
e con il termine
"Decibel", unità di misura dell'
intensità del suono. Il "Bel"
prende il nome da A.G. Bell,
inventore americano noto per
aver brevettato il primo
telefono, si occupò più
generalmente di acustica, questo personaggio compare in diversi francobolli
americani [STEP #18]. Bell fonda nel 1855 la AT&T, da questa nasce la Western Electric
Company nel 1925, un dipartimento di ricerca che nel 1917 messe a punto il
primo fonometro [STEP #09]. L'invenzione nasce in un momento storico in cui l'inquinamento acustico
inizia a diventare un problema rilevante. Vennero condotte nel '29 indagini
sulla qualità della vita a New York [STEP #02], i dati raccolti dalle misurazioni fonometriche vennero presentate come
dati quantitativi a supporto dello studio della
Noise Abatement Commission. Una storia simile la condivide la casa
costruttrice di fonometri giapponese Rion [STEP #02] che, sempre a fronte del problema dell'inquinamento acustico, nasce nel 1944
per contribuire con le sue tecnologie al benessere della società. Tutt'ora
viene utilizzato in contesti simili, nella mappa concettuale [STEP #27]
abbiamo messo in correlazione alle misurazioni acustiche termini come la
sicurezza su lavoro o il benessere; aspetti presenti anche nella normativa [STEP #23]: in tema di sicurezza, metodo e calcolo dell'esposizione sonora sono
regolamentati dall' UNI EN ISO 9612. Riguardo alla normativa dello
strumento, abbiamo menzionato nello step dedicato ai libri [STEP #10],
History of the Sound Level Meter in Standards di L. D. Blomberg, che ripercorre la storia dello strumento attraverso le
normative.
Nel post dedicato ai brevetti [STEP #17]
invece abbiamo visto una differente applicazione dello strumento; questo,
con leggere modifiche è stato impiegato in campo musicale. Progettato da J.
Ogborne e A. M. Phelps funziona in modo inverso: si decide che valore in
Decibel si vuole ottenere ed un led comunicherà se il valore ottenuto si
discosta dal primo. E' un
progetto interessante, che contrasta con forte tecnicità correlata a questo
strumento, come se fosse una tecnologia utilizzabile solo dagli "addetti ai
lavori". La stessa comunicazione pubblicitaria [STEP #13]
ha un taglio specifico, rivolta ad un target limitato e presenta il prodotto
per mezzo di schede tecniche; un' informazione utile a tal proposito è
sapere che esistono diverse classi di fonometro con precisioni ed impieghi
differenti [STEP #15]
. Per quanto riguarda la comunicazione attraverso altri media quali il
cinema [STEP #12]
e i fumetti [STEP #21], abbiamo visto che anche qui sono utilizzati da scienziati, (seppur
ottengano in entrambi i casi valori improbabili). In questo blog non
vogliamo fa apparire complicato questo strumento, il principio fisico [STEP #05]
si basa semplicemente sul rilevamento di onde meccaniche da parte del
microfono; abbiamo presentato un'analogia con il suono delle sfere [STEP #04]
che risale alle prime indagini sulla natura del suono. Nello step [STEP #03]
viene descritto il ruolo di ogni componente dello strumento nella
conversione delle onde sonore in segnale elettrico; [STEP #20] e [STEP #06]
sintetizzano con un immagine il processo di conversione. Queste sono
operazioni che lo strumento esegue autonomamente, l'utilizzatore dovrà
semplicemente accertarsi che i parametri selezionati siano giusti e puntare
il microfono verso la sorgente sonora [STEP #22].
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