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STEP #23 - La normativa


Questo post è dedicato alla normativa, in questo blog abbiamo già anticipato l'argomento nello step dei numeri, e nella bibliografia, dove è stato menzionato questo libro.

IEC-61672

Questo è lo standard internazionale che determina le due classi di precisione per ogni tipologia di fonometro: questa normativa tratta le classi 1 e 2. 

IEC-62685

Interviene sulla frequenza di taratura correggendo fenomeni di riflessione, diffrazione, risposta in frequenza

UNI EN ISO 9612

In tema di sicurezza sul lavoro, questa norma descrive il metodo e il calcolo del livello di esposizione sonora. Vengono inoltre inclusi parametri sul calcolo dell'incertezza.



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STEP #16 - Anatomie

Per capire meglio come è fatto lo strumento, possiamo utilizzare questa vista esplosa. L'immagine presa in esempio è riferita al fonometro 2250 – Brüel & Kjaer : alcuni elementi non sono presenti in tutti i fonometri ma rappresenta bene le componenti e come si relazionano.

STEP #08 - I materiali

In questo step troviamo una descrizione dei materiali che compongono lo strumento attualmente e il confronto quelli impiegati nel passato. La scocca esterna è costituita in plastica , solitamente di tipo ABS, per garantite un'elevata resistenza agli urti e   leggerezza. L'introduzione del polimero nella costruzione dell'oggetto ha contribuito nel renderlo uno strumento maneggevole e portatile. Il display a cristalli liquidi è composto da vetro . La componente elettronica interna è costituita da vetronite ramata per il circuito stampato, semiconduttori, materiale plastico e rame. Prima dell'introduzione dei transistor al posto del circuito stampato venivano usati dei collegamenti in fili di rame. Solitamente è presente un copri-microfono in spugna di forma sferica per limitare il disturbo.

STEP #02 - L' immagine

Misurazioni del suono a New York, 1929 Nell'immagine alcuni tecnici fanno rilevazioni del suono per delle documentazioni sull'inquinamento acustico di New York.  Negli anni '20 è diventato possibile amplificare i deboli segnali rilevati dai microfoni grazie alle valvole termoioniche. Questo ha permesso di costruire i primi fonometri, seppur molto diversi da quelli che conosciamo attualmente. Sitografia di riferimento